L’agricoltura costituisce e può continuare a rappresentare una significativa prospettiva occupazionale per i giovani che intendono farsi interpreti di un progetto innovativo. Lo hanno posto in evidenza il presidente e il direttore di Coldiretti Napoli, Mena Caccioppoli e Prisco Lucio Sorbo in occasione della loro partecipazione al Meeting “GIOVANI INCONTRO” promosso, con la partecipazione del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, dall’Assessorato alle Politiche Sociali, Giovanili e Sussidiarietà, in collaborazione con il Sindaco e con l’intera Amministrazione Comunale di Nola, con il Patrocinio della Provincia di Napoli, per creare un’occasione d’incontro fra esigenze e domande dei giovani e l’esperienza diretta dei Maestri, di quanti cioè grazie a spirito d’iniziativa, capacità e competenze, hanno conseguito importanti risultati in ambito lavorativo.
L’orientamento dei giovani verso lavori e produzioni innovative è la scelta che può fare la differenza per l’innalzamento dei livelli di reddito e occupazionali –hanno evidenziato Caccioppoli e Sorbo. La nuova agricoltura multifunzionale, cioè quella che ha potenziato la messa a reddito delle molteplici valenze ambientali sociali e produttive dell’attività agricola offre tante nuove opportunità di lavoro nell’ambito agricolo, dall’agriturismo, alle fattorie didattiche all’agriasilo , alla vendita diretta fino alla produzione di prodotti cosmetici e tanto altro – hanno evidenziato Caccioppoli e Sorbo. In tal senso – hanno rilevato i vertici organizzativi di Coldiretti Napoli - si registrano apprezzabili e lusinghiere linee di tendenza.
Ammonta a 4 miliardi di euro il valore degli investimenti nelle aziende condotte dai giovani imprenditori agricoli italiani nel periodo di programmazione 2007-2013. Dallo studio Swg/Coldiretti Giovani Impresa, pur emergendo che in agricoltura solo il 3 per cento delle imprese agricole italiane è condotto da giovani con meno di 35 anni risulta che essi sono, pero’, alla guida delle aziende piu’ innovative, che offrono maggiore occupazione e garantiscono maggiori livelli di reddito. In Italia –hanno sottolineato Caccioppoli e Prisco - operano 49mila giovani imprenditori, un numero in assoluto tra i più alti in Europa, che nelle proprie aziende producono un reddito del 40 per cento superiore a quello medio del settore. La crisi, secondo SWG/Coldiretti Giovani Impresa, non ha fermato la volontà di crescita delle giovani imprese agricole che, anche in questa congiuntura non favorevole, per il 78 per cento sta realizzando investimenti per l’espansione dell’attività o il miglioramento della qualità dei prodotti. Le giovani imprese agricole si caratterizzano per un maggior grado di diversificazione produttiva (31 per cento dei giovani a fronte di una media del 27 per cento), una maggiore capacità di innovare il marketing mix con ben l’87,5 per cento dei giovani che vende direttamente e svolge attività legate alle molteplici valenze sociali, ambientali e produttive dell’attività agricola, con servizi di accoglienza in agriturismo, fattorie didattiche, rifornimento di gruppi di acquisto solidali (GAS) e altro. L’agricoltura rappresenta oggi un settore che contribuisce in maniera efficace ad aumentare il livello di occupazione giovanile nel nostro Paese con effetti positivi sulla crescita economica.
"Con un aumento del 4,5% e', anche nel 2011, il settore che fa segnare la maggiore crescita occupazionale nelle regioni del mezzogiorno, a fronte di un crollo dell'industria del 2,7%".
Secondo quanto emerge da un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati istat relativi al primo trimestre del 2011, diffusa in occasione della pubblicazione del rapporto svimez sull'economia del mezzogiorno l'agricoltura e' l'unico settore al sud in cui crescono gli addetti (+8100 unita')" dando un’opportunità ai giovani. "Si tratta – hanno commentato il presidente e il direttore di Coldiretti Napoli - di una tendenza positiva, che e' confermata anche nell'anno in corso, durante il quale si registra in agricoltura un aumento del 3,5% dei lavoratori indipendenti e di ben il 5,2% di quelli dipendenti nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2010".
Con il modello di sviluppo della “filiera agricola tutta italiana” che valorizza il prodotto al 100% italiano promosso da Coldiretti, l’agricoltura moltiplica le sue potenzialità di crescita e di integrazione con altri settori dell’economia, quali il turismo, l’artigianato, il commercio, la produzione di energia, l’ambiente offrendo - hanno rilevato Caccioppoli e Prisco –grandi opportunità di sviluppo imprenditoriale per i giovani che sono inevitabilmente la risorsa fondamentale su cui investire per superare la crisi economica in maniera strutturale.
Con il progetto della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana che vuole smascherare le frodi, eliminare le distorsioni e tagliare le intermediazioni per assicurare acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori attraverso la filiera breve produzione consumo i giovani possono concorrere ad esempio ad allargare – hanno concluso Caccioppoli e Sorbo - la loro quota di partecipazione alla gestione della più grande rete europea della vendita diretta di Campagna Amica.
4 Ottobre 2011
FORUM GIOVANI INCONTRO