La fine dell’annata agraria, per consuetudine fissata all’11 novembre, per Coldiretti segna la celebrazione annuale della Giornata del ringraziamento provinciale ed il momento delle riflessioni economiche sul raccolto. Quest’anno la manifestazione approda a Villaricca nella patria della frutticoltura di qualità. Il Ringraziamento si celebrerà domenica 4 novembre, a partire dalle 10, prima con l’esposizione e la benedizione delle macchine e degli attrezzi agricoli; e poi, con la messa solenne alla chiesa parrocchiale di San Pasquale Baylon, sita in Corso Italia, officiata dal Consigliere Ecclesiastico nazionale della Coldiretti, padre Renato Gaglianone insieme al parroco padre Alfonso Ricci. La riflessione che guiderà la Giornata del ringraziamento 2012 è ispirata al versetto biblico “Confida nel Signore e fa' il bene: abiterai la terra (Sal 37,3)”, scelto dalla Commissione episcopale per i problemi sociali ed il lavoro della Cei, nell’intento di segnalare che il lavoro dei campi è anche una scuola per lo sviluppo della fede. “Investire nell’agricoltura è una scelta non solo economica, ma anche culturale, ecologica, sociale, politica di forte valenza educativa. – hanno scritto i vescovi nel messaggio per la Giornata, richiamandosi all’enciclica Caritas in veritate del 2009 di Benedetto XVI - Infatti le modalità con cui l’uomo tratta l'ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e, viceversa. Ciò richiama la società odierna a rivedere seriamente il suo stile di vita che, in molte parti del mondo, è incline all’edonismo e al consumismo, restando indifferente ai danni che ne derivano (Caritas in veritate, n. 51)”.
La festa avrà un anticipo sabato pomeriggio con l’allestimento di stand per l’esposizione, la vendita e la degustazione di mele Annurche, castagne, formaggi, miele, torroni ed altri prodotti tipici che proseguirà anche domenica.
La riflessione spirituale si accompagna tradizionalmente a quella sull’andamento dell’annata agraria appena conclusa. “Un’annata veramente difficile - afferma il presidente di Coldiretti Napoli Mena Caccioppoli – segnata da una grave siccità, che si è protratta per tutta l’estate e che ha compromesso oltre il 50 per cento delle coltivazioni; la minore produzione si è combinata con l’aumento dei costi, dovuti all’energia per irrigare, al caro carburante ed, in genere, a tutti i mezzi tecnici, e questo ha inciso negativamente sui bilanci delle aziende, soprattutto quelle che producono le grandi colture ortofrutticole, che sono la maggior parte delle imprese agricole napoletane”. “La siccità straordinaria – prosegue –ha mostrato ancora una volta che il Napoletano è una terra fragile sotto l’aspetto idrogeologico, che necessita di opere di bonifica, che soffre per l’abbassamento del suolo e per la risalita del cuneo salino e che, paradossalmente, può anche andare in carenza d’acqua, per cui diventa fondamentale potenziare gli impianti di irrigazione e studiare incentivi per sviluppare quei sistemi d’irrigazione che consentono il maggior risparmio d’acqua”.
Tutte le colture maturate da giugno in avanti hanno subito danni. “Le orticole – aggiunge il direttore di Coldiretti Prisco Lucio Sorbo– hanno sofferto principalmente per una crisi dei prezzi alla produzione, che nei primi sette mesi dell’anno sono restati a livelli medio bassi. “Anche la frutticoltura, principalmente pesche, mele, pere e kiwi – prosegue Sorbo– ha sofferto per la siccità, ricavando pezzature inferiori ed un calo di produzione media del 30-35 per cento rispetto al 2011”. “Il settore lattiero caseario è in crisi nera – continua Sorbo – per un aumento dei costi di produzione ed il contemporaneo calo del prezzo del latte alla stalla. Gli allevamenti sono vessati dalla lievitazione dei costi di produzione come mangimi, energia, carburanti ed in particolare, per i bovini, anche dall’aumento del costo dei ristalli (i vitelli da ingrasso), mentre i prezzi alla produzione restano praticamente costanti”.
31 Ottobre 2012
GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO E RIFLESSIONI SULLA DIFFICILE ANNATA AGRARIA