“L’agricoltura Giuglianese condividerà con una grande partecipazione la Giornata del Ringraziamento, da sempre uno dei momenti più sentiti e preziosi per chi vive del lavoro dei campi. Gli imprenditori agricoli, con le loro famiglie e l’intera comunità, si raccoglieranno intorno all’altare, per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro e per invocare la sua protezione”. Ad evidenziarlo con queste parole è Vincenzo Di Nardo, Presidente di Coldiretti Giugliano, in riferimento alla tradizionale Giornata del Ringraziamento locale che si svolgerà con la celebrazione, alle ore 11,30 di domenica 30 novembre della Santa Messa di Don Tommaso D’Ausilio nella Chiesa Parrocchiale dedicata ai San Pio X in via Innamorati.
“Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta” è il tema indicato dalla Conferenza Episcopale Italiana per la sessantaquattresima edizione dell’iniziativa che, a pochi mesi dall’avvio di Expo 2015 (“Nutrire il pianeta. Energia per la vita”), richiama l’attenzione sull’impegno di difendere e valorizzare la terra, condividendone i frutti. “La terra è un bene di tutti, produce cibo per tutti, che non deve essere oggetto di speculazione finanziaria, spreco o inquinamento” sottolinea Coldiretti riprendendo il messaggio dei Vescovi che ricordano anche “la responsabilità di produrre cibi buoni” e “l’impegno di rispettare la terra, salvaguardarla dalle speculazioni più disparate, perché possa produrre cibo anche per il futuro”.
L’evento religioso vedrà gli agricoltori chiamati ad animare la liturgia e a deporre all’altare, nell’offertorio, i frutti del loro lavoro, per rendere grazie al Signore del raccolto dell’annata e ribadire il desiderio di condividere i prodotti delle campagne con chi è nella precarietà. Dopo la messa, in una cornice di bandiere gialle, seguirà la benedizione dei trattori e la distribuzione di Mele Annurche IGP. L’importante appuntamento sarà anche occasione per fare il punto sull’andamento dell’annata agraria, sull’impegno a difesa del vero Made in Italy e sulle sfide che preoccupano l’agricoltura locale.