La nota che la santa sede ha reso pubblica in occasione del sesto forum mondiale dell'acqua, tenutosi a Marsiglia dal 12 al 17 marzo 2012, non deve passare inosservata perché è necessario "tornare ad interrogarsi sulle strategie possibili per arrivare a rendere effettivo ed universale il diritto all'accesso all'acqua".
Lo hanno sottolineato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, ed il segretario del pontifico consiglio della giustizia e della pace, monsignor Mario Toso, intervenendo alla tavola rotonda "acqua: elemento essenziale per la vita", organizzata da Coldiretti, Pontifico consiglio della giustizia e della pace e Greenaccord onlus, in collaborazione con Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI) e Fatigappalti.
"l'agricoltura - ha detto il presidente della Coldiretti - usa un bene comune (l'acqua) per produrne un altro, il cibo" e questo fatto "dovrebbe mettere gli agricoltori in una situazione di privilegio e non allo stesso livello di chi usa l'acqua per scopi industriali", visto che "noi produciamo qualcosa di cui non si può fare a meno". "il ciclo dell'acqua - ha fatto notare Marini - dipende dalle condizioni del suolo e dalla nostra capacità di contenere e mitigare i cambiamenti climatici e, anche in questo, noi agricoltori abbiamo un forte impegno".
Marini ha sottolineato che "la situazione economica del paese potrebbe indurre qualcuno a pensare di poter spingere ancora verso la privatizzazione dell'acqua", ma questo rappresenterebbe "un danno enorme per gli agricoltori e, di riflesso, per tutti i cittadini". "il nostro paese - ha concluso il presidente - e' ricco di acqua, ma quello che manca e' una politica di lungo respiro", che si concentri sulle infrastrutture e sui bisogni dei cittadini, cercando di creare un "modello di sviluppo un po' più sostenibile, che guardi al lungo periodo".
Monsignor toso ha presentato il contributo che la Santa Sede ha inviato al forum mondiale dell'acqua, spiegando che il testo, dal titolo "acqua, un elemento essenziale per la vita. impostare soluzioni efficaci", non vuole essere "dogmatico", ma "fornire soluzioni pratiche ed efficaci", pur non contenendo "tutto lo scibile umano in materia di acqua", in quanto "e' solo un aggiornamento dei precedenti contributi". La nota, - ha proseguito il segretario del pontifico consiglio della giustizia e della pace - a carattere "prevalentemente etico-religioso", "delinea un quadro di criteri utili a far sì che l'acqua diventi un bene comune universalmente disponibile".
"Ai problemi globali - ha sottolineato con forza monsignor toso - non può rispondere un singolo stato o movimento, seppur ben attrezzato o motivato", ma servono "istituzioni globali" adeguate agli scopi che bisogna raggiungere. "E' importante - ha concluso Toso - superare la visione mercantilistica del bene acqua" in favore di un'ottica "integrata e multilivello", che "non guardi solo l'aspetto economico, ma consideri tutti i fattori in gioco".
Altri importanti contributi al dibattito sono arrivati da Franco Siddi, segretario della FNSI, che ha moderato l'incontro, Riccardo Petrella, docente dell’università Cattolica di Lovanio, e Andrea Masullo, presidente del comitato scientifico di Greenaccord.