Grandine, gelo, brina, siccità, eccesso di pioggia, alluvione, vento forte, neve, fulmini, epizoozie minacciano ogni anno le coltivazioni, gli allevamenti e le strutture aziendali: attraverso il Decreto Legislativo 29 marzo 2004 n.102 e l’art. 68 lo Stato e l’Unione Europea erogano contributi in favore delle imprese agricole che si assicurano contro questi eventi calamitosi. E’ quanto è stato ricordato nel corso di un incontro svoltosi a Pozzuoli sulle opportunità offerte in favore delle aziende agricole dalle normative in vigore per le polizze pluri e multirischio contro le calamità naturali a cui hanno partecipato il presidente del consorzio di difesa CENASA Vincenzo Di Nardo, il coordinatore Alberto Moretti e il responsabile agricolo della società di brokeraggio assicurativo Willis Italia spa, Riccardo Saveri. “Proprio in questi giorni sono tanti gli agricoltori intenti a vagliare le varie casistiche assicurative, principalmente per la copertura dagli eventuali danni causati dalla grandine. – ha affermato il presidente del CENASA, Vincenzo Di Nardo - La polizza tutela il lavoro e garantisce il reddito di chi opera nel settore agricolo contro le conseguenze di eventuali accadimenti atmosferici che possano pregiudicare il buon andamento e la crescita di un'azienda agricola”.
La polizza copre il rischio grandine, gelo, brina e avversità atmosferiche: quali vento, siccità, eccesso di pioggia.. ecc. In merito ai contributi sulle assicurazioni dei prodotti agricoli occorre tenere presente – stato evidenziato - che il contributo sul premio assicurativo è entrato a far parte del contributo complessivo che riceve l’agricoltore, soggetto quindi alle regole di controllo e verifica del sistema Pac. L’erogazione dei contributi di provenienza comunitaria, avviene direttamente sul conto corrente dell’agricoltore, mediante il canale Agea, o analoghi enti regionali.
Entro la scadenza annuale di presentazione delle domanda Pac, inderogabilmente entro il 15 maggio di ogni anno, l’agricoltore deve dichiarare se intende assicurare le produzioni presenti nel fascicolo. Eventuali mancate dichiarazioni o ritardi nella presentazione della domanda, comportano la perdita del diritto al contributo.
I dati quindi relativi alle produzioni assicurate devono essere esattamente corrispondenti a quanto risultante nella domanda Pac: a tale scopo ogni azienda agricola deve avere istituito mediante il proprio Caa il Fascicolo aziendale, con relativi aggiornamenti. E’ fondamentale quindi che per corrette assicurazioni agevolate l’assicurato fornisca all’assuntore del rischio i dati desunti dal fascicolo aziendale in suo possesso, aggiornato alla data della copertura. I fondi europei prevedono un contributo sul parametro che varia dal 65% al 80%, in funzione della tipologia di coltura assicurata.
Tutti gli interessati possono rivolgersi al Consorzio di Difesa CENASA 0818954775 che è impegnato a far cogliere tutte le opportunità previste in materia.
14 Maggio 2013
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