Dalle 9 alle 14, di domani, mercoledi 21 aprile al Centro Direzionale di Napoli appuntamento con il 'mercato' degli agricoltori di ''Campagna Amica'', promosso da Coldiretti Napoli in collaborazione con IV Municipalità del Comune di Napoli. Al centro dell'iniziativa l’intento di valorizzare la filiera corta con un rapporto più diretto dal campo alla tavola e vantaggi per le imprese agricole e i consumatori. L’opportunita' è quella di acquistare direttamente dagli agricoltori prodotti agroalimentari genuini del territorio a prezzi inferiori di almeno il 30% rispetto a quelli medi di mercato, eccezion fatta per i prodotti tipici di nicchia non comparabili. Ampia la varietà di produzioni disponibili con maggiori garanzie di genuinità, convenienza, trasparenza, presso gli stand allestiti per il mercato di Campagna Amica. Sarà possibile acquistare produzioni ortofrutticole di stagione di origine e qualità certa, con il loro contribuito di varietà e freschezza, insieme al miele, alle conserve di ortaggi e frutta di vario genere, agli olii extravergini d’oliva, ai vini, ai formaggi, ai salumi e ai dolci tipici. “La vendita diretta è una opportunità per il Paese che va a beneficio delle imprese agricole e dei consumatori che possono così garantirsi acquisti sicuri e di qualità al giusto prezzo” afferma la Coldiretti” nel sottolineare che “è anche una occasione far conoscere e divulgare i veri sapori della tradizione italiana per poterli riconoscere in tutte le altre forme di vendita senza cadere nell’inganno del falso made in Italy o degli alimenti transgenici ”. I mercati di Campagna Amica sono un tassello importante del nostro progetto per una filiera agricola tutta italiana che, insieme al coinvolgimento di Consorzi Agrari, cooperative, agriturismi e imprese, punta a far arrivare sul mercato prodotti al cento per cento italiani direttamente dagli imprenditori agricoli. I prezzi dei prodotti alimentari al consumo rimangono fermi, ma nei campi le produzioni agricole sono in piena deflazione con un crollo del 10 per cento su base annuale. Afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sull’inflazione a marzo che mostra variazioni tendenziali nulle per gli alimentari sulla base dei dati Ismea relativi allo stesso mese. I prezzi dei prodotti agricoli in campagna - sottolinea la Coldiretti - si sono ridotti per gli ortaggi e legumi (-38 per cento), per la frutta fresca e secca (-21 per cento), per cereali (-8 per cento) e i vini (-6 per cento) mentre tra i prodotti di allevamento si registrano ribassi del 10 per cento per i volatili domestici e del 4 per cento per i bovini. Ad aumentare - continua la Coldiretti - sono del 10 per cento le uova, seguite dall’8 per cento dei suini, dal 5 per cento degli ovicaprini, dal 4 per cento dei lattiero caseari e del 10 per cento gli oli. I consumatori italiani - sottolinea la Coldiretti - non hanno dunque potuto beneficiare della forte riduzione dei prezzi agricoli, che rischia invece di provocare l'abbandono delle campagne, a causa delle inefficienze e delle speculazioni lungo la filiera agroalimentare. Pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale - sostiene la Coldiretti - i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte. Si tratta - conclude la Coldiretti - di un forte ostacolo alla ripresa economica in un Paese dove quasi un euro su quattro si spende per la tavola con gli acquisti di alimentari e bevande che ammontano complessivamente a 215 miliardi di euro all'anno (dei quali 144 a casa e 71 per mangiare fuori), con l'agroalimentare che svolge peraltro una funzione da traino per l'intero Made in Italy all'estero.
20 Aprile 2010
Campagna Amica