Temperature basse, malanni di stagione e prezzi di prodotti agroalimentari bollenti. Per garantire la disponibilita' di una alimentazione capace di fronteggiare le emergenze economiche e sanitarie in atto, domenica 28 febbraio in Villa Comunale a Napoli, 'mercato' degli agricoltori di ''Campagna Amica'', promosso da Coldiretti in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente. Al centro dell'iniziativa l’intento di valorizzare la filiera corta con un rapporto più diretto dal campo alla tavola e vantaggi per le imprese agricole e i consumatori. L’opportunita' è quella di acquistare direttamente dagli agricoltori prodotti agroalimentari genuini del territorio a prezzi inferiori di almeno il 30% rispetto a quelli medi di mercato, eccezion fatta per i prodotti tipici di nicchia non comparabili. L’obiettivo è quello di ridurre la forbice dei prezzi tra produzione e consumo per recuperare valore per le imprese e per i cittadini. Ampia la varietà di produzioni disponibili con maggiori garanzie di genuinità, convenienza, trasparenza, presso gli stand allestiti dove è possibile acquistare produzioni ortofrutticole di stagione di origine e qualità certa, con il loro contribuito di varietà e freschezza, insieme al miele, alle conserve di ortaggi e frutta di vario genere, agli olii extravergini d’oliva, ai vini, ai formaggi, ai dolci tipici. “La vendita diretta è una opportunità per il Paese che va a beneficio delle imprese agricole e dei consumatori che possono così garantirsi acquisti sicuri e di qualità al giusto prezzo” afferma la Coldiretti” nel sottolineare che “è anche una occasione far conoscere e divulgare i veri sapori della tradizione italiana per poterli riconoscere in tutte le altre forme di vendita senza cadere nell’inganno del falso made in Italy”. Si tratta di un tassello importante del progetto per una filiera agricola tutta italiana, che punta a far arrivare sul mercato prodotti al cento per cento italiani direttamente dagli imprenditori agricoli attraverso la piu' estesa rete commerciale nazionale che coinvolge duemila mercati di campagna amica e duemila punti di vendita delle cooperative, mille dei consorzi agrari, cinquemila agriturismi e diecimila aziende agricole, ma interesserà anche la rete della ristorazione a chilometri zero e la distribuzione che intenderà partecipare. Secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei prezzi alla produzione agricola dell’Ismea a gennaio 2010, mentre i prezzi dei beni acquistati ad alta frequenza, ovvero quelli della spesa di tutti i giorni, secondo l’Istat sono aumentati, in particolar modo a Napoli, del 2,5 per cento su base annua anche per effetto della crescita dello 0,3 per cento degli alimentari, i prezzi dei prodotti agricoli in campagna si sono ridotti del 6,1 per cento con cali record per i vini che perdono il 13,9 per cento, seguiti dalla frutta fresca e secca (-12,5 per cento), dagli ortaggi e legumi (-9,1 per cento), dai cereali (-3,9 per cento). Un aumento su base annuale che - sottolinea la Coldiretti - si è verificato nonostante il fatto che nello stesso arco di tempo i prodotti vegetali hanno registrato alla produzione agricola una flessione del 9,6 per cento nelle quotazioni mentre per le attività di allevamento la riduzione è stata del 2,2 per cento. Per questi ultimi si registra una contrazione del 20,3 per cento per i volatili, seguita dai ribassi delle quotazioni dei bovini (-2,5 per cento) mentre risultano stazionarie le quotazioni dei suini ed in leggero aumento i prezzi di ovini e caprini (+1,9 per cento). I consumatori - continua la Coldiretti - non hanno potuto beneficiare della forte riduzione dei prezzi agricoli, che rischia invece di provocare l'abbandono delle campagne, a causa delle inefficienze e delle speculazioni lungo la filiera agroalimentare. Pochi centesimi pagati agli agricoltori nei campi diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale - sostiene la Coldiretti - i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte e esistono dunque ampi margini da recuperare, con piu' efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica.
26 Febbraio 2010
Campagna amica