18 Febbraio 2010
Campagna Amica

Temperature da gelo, malanni di stagione e prezzi di prodotti agroalimentari bollenti. Per garantire la disponibilita' di una alimentazione capace di fronteggiare le emergenze economiche e sanitarie in atto, domani dalle 9 alle 14, al Borgo Orefici di Corso Umberto e domenica 21 febbraio in Via Leonardo Da Vinci a Portici, sono in programma nuovi appuntamento del 'mercato' degli agricoltori di ''Campagna Amica'', promosso da Coldiretti in collaborazione con le locali amministrazioni Comunali. Al centro dell'iniziativa l’intento di valorizzare la filiera corta con un rapporto più diretto dal campo alla tavola e vantaggi per le imprese agricole e i consumatori. L’opportunita' è quella di acquistare direttamente dagli agricoltori prodotti agroalimentari genuini del territorio a prezzi inferiori di almeno il 30% rispetto a quelli medi di mercato, eccezion fatta per i prodotti tipici di nicchia non comparabili. Ampia la varietà di produzioni disponibili con maggiori garanzie di genuinità, convenienza, trasparenza, presso gli stand allestiti per il mercato di Campagna Amica. Sarà possibile acquistare produzioni ortofrutticole di stagione di origine e qualità certa, con il loro contribuito di varietà e freschezza, insieme al miele, alle conserve di ortaggi e frutta di vario genere, agli olii extravergini d’oliva, ai vini, ai formaggi, ai dolci tipici. Secondo un’analisi della Coldiretti l'aumento dei prezzi per i prodotti alimentari è stato dell’1,8 per cento nel 2009, un punto percentuale superiore alla media generale dell'inflazione, nonostante il forte calo dell’11 per cento nei prezzi delle materie prime agricole, che sta provocando la chiusura delle aziende. Le inefficienze e le speculazioni lungo la filiera agroalimentare nel 2009 sono costate alle tasche degli italiani e alle imprese agricole oltre 7 miliardi di euro con la classifica top ten dei prodotti che hanno subito il maggiore ricarico dal campo alla tavola composta nell’ordine da pane (+1745 per cento), carote (+1050 per cento), pasta (+490 per cento), radicchio (+390 per cento), limoni (+374 per cento), clementine (372 per cento), finocchi (+369 per cento), arance (+364 per cento) e mandarini (+350 per cento) a pari merito con il latte. Pochi centesimi pagati agli agricoltori diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale - sostiene la Coldiretti - i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte. In particolare, sia i prodotti vegetali che quelli zootecnici continuano a far registrare una sensibile diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, rispettivamente il 15,8 per cento e il 7,8 per cento. Il calo più netto riguarda la frutta (-22,2 per cento), seguita da cereali (-19,7 per cento) e vini (-14,6 per cento). Si risollevano parzialmente, invece i prezzi degli ortaggi (+4,2 per cento), degli oli di oliva (+3,3 per cento) e delle colture industriali (+1,3 per cento). Sul fronte dei prodotti zootecnici, diminuiscono i prezzi pagati per suini (-14,2 per cento), prodotti lattiero-caseari (-11,6 per cento), avicoli (-5,1 per cento) e i bovini (-2,7 per cento). Segnali positivi solo dagli ovicaprini (+1,7 per cento). Nella forbice dei prezzi tra produzione e consumo - rileva la Coldiretti - esistono ampi margini da recuperare, con piu' efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica. La Coldiretti è impegnata nel progetto per costruire una “filiera agricola tutta italiana” per la vendita del prodotto agricolo “cento per cento italiano” firmato dagli agricoltori, attraverso la piu' estesa rete commerciale nazionale che coinvolge duemila mercati di campagna amica e duemila punti di vendita delle cooperative, mille dei consorzi agrari, cinquemila agriturismi e diecimila aziende agricole, ma interesserà anche la rete della ristorazione a chilometri zero e la distribuzione che intenderà partecipare. Un impegno per smascherare il finto Made in Italy e combattere le inefficienze e le speculazioni per assicurare acquisti convenienti alle famiglie e - conclude la Coldiretti - sostenere il reddito degli agricoltori che ad oggi per ogni euro speso dai cittadini in alimenti ricevono appena 17 centesimi.