Temperature da gelo, malanni di stagione e prezzi di prodotti agroalimentari bollenti.
Per garantire la disponibilita' di una alimentazione capace di fronteggiare le attuali emergenze economiche e sanitarie, per domenica 31 gennaio dalle 9 alle 14 domenica in Piazza San Vitale a Napoli e a Torre Annunziata in Piazza Cesaro, sono in programma nuovi appuntamento del 'mercato' degli agricoltori di ''Campagna Amica'', promosso da Coldiretti in collaborazione con le locali amministrazioni Comunali.
Al centro dell'iniziativa l’opportunita' di alimentarsi in maniera salutare e conveniente acquistando direttamente dai produttori agricoli a prezzi inferiori di almeno il 30% rispetto a quelli medi di mercato prodotti agroalimentari tipici e genuini del territorio.
In campo, negli stand allestiti per i cittadini consumatori nel segno della trasparenza della filiera breve dal campo alla tavola, oltre alle pregiate mele Annurche, tutta la genuinità e la salubrità delle produzioni ortofrutticole di stagione, dagli agrumi, ai tipici broccoli “friarielli”, alle scarole, agli spinaci, alle verze e ai cavoli, insieme a quelli del miele, delle conserve di ortaggi e frutta di vario genere, degli olii extravergini d’oliva, dei vini, dei formaggi e dei dolci tipici degli orti dei Camaldoli, dei Campi Flegrei, vesuviani e del territorio campano, di origine e qualità certa.
L’appuntamento sarà anche occasione per sottoscrivere l’adesione alla Fondazione Campagna Amica promossa da Coldiretti per un progetto aperto agli imprenditori agricoli e a consumatori, desiderosi di condividere un‘idea che si propone di fare chiarezza nel campo della produzione e commercializzazione alimentare, in nome della priorità accordata alla qualità, alla salute, al rispetto ambientale, alla lotta alle sofisticazioni. L’adesione permetterà di partecipare ad un concorso che mette in palio, con un sorteggio programmato per il 14 febbraio 2010, 10 week end in agriturismi selezionati del circuito dell’associazione Terranostra promossa da Coldiretti per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio.
Con un - 11,1 per cento dei prezzi all’origine i dati Istat e Ismea fotografano un 2009 dal segno fortemente negativo per le imprese agricole, penalizzate oltre misura dalle distorsioni che hanno interessato l’intero sistema agroalimentare.
Nelle campagne il crollo è stato netto principalmente i cereali, i cui prezzi hanno subito una flessione del 28,2 per cento e i vini, in calo del 19,5 per cento, ma contrazioni significative sono state registrate anche per la frutta (-13,4 per cento), per l'olio d'oliva (-13,2 per cento), per il latte (-11,4 per cento) e per i suini (-6,0 per cento).
Al contrario, i prezzi di vendita al consumo durante l’anno sono state in aumento per tutte le categorie di prodotto con l’eccezione delle patate, del burro, dell’olio di oliva e delle zucchero. In particolare è aumentato del 2,8 per cento il vino, del 2,2 per cento la frutta, dell’1 per cento la carne di maiale e il pane ed è rimasto invariato il latte.
Nella forbice dei prezzi tra produzione e consumo - rileva la Coldiretti - esistono ampi margini da recuperare, con piu' efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica. Per questo obiettivo Coldiretti è impegnata nel progetto per costruire una “filiera agricola tutta italiana” per la vendita del prodotto agricolo “cento per cento italiano” firmato dagli agricoltori, attraverso la piu' estesa rete commerciale nazionale che coinvolge duemila mercati di campagna amica e duemila punti di vendita delle cooperative, mille dei consorzi agrari, cinquemila agriturismi e diecimila aziende agricole, ma interesserà anche la rete della ristorazione a chilometri zero e la distribuzione che intenderà partecipare.
Un impegno per smascherare il finto Made in Italy e combattere le inefficienze e le speculazioni per assicurare acquisti convenienti alle famiglie e - conclude la Coldiretti - sostenere il reddito degli agricoltori che ad oggi per ogni euro speso dai cittadini in alimenti ricevono appena 17 centesimi.nr
30 Gennaio 2010
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