Dopo anni si inverte la tendenza e aumenta il tempo dedicato dalla maggioranza degli italiani (55 per cento) a fare la spesa, nei confronti della quale ben il 72 per cento dichiara di prestare una maggiore attenzione rispetto al passato. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati della prima indagine su “Gli italiani e l’alimentazione nel tempo della crisi” realizzata da Coldiretti-Swg a ottobre 2011 e presentata nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio. In Italia la tavola è - sottolinea la Coldiretti - una componente importante della spesa familiare con un valore per famiglia che è stato di 467 euro al mese nel 2010, pari al 19 per cento rispetto al 19,1 per cento destinato a trasporti, combustibili ed energia. Se è dunque naturale - sostiene la Coldiretti - che in tempo di crisi ben il 61 per cento confronti con più attenzione i prezzi e il 59 per cento guardi alle offerte 3 x 2, è interessante verificare che ben il 43 per cento si accerta della qualità dei prodotti e una percentuale analoga verifica la provenienza. “Un risultato che mette in evidenza una tendenza alla ricerca del miglior rapporto prezzo qualità per l’alimentazione davanti alla vastità dell’offerta sugli scaffali” ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “non è un caso infatti che solo l’16 per cento degli italiani dichiari di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti alimentari, una percentuale superiore solo alle spese per i figli (9 per cento)”. La consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione è evidente, se confrontata ad altri beni di consumo come - conclude la Coldiretti - l’abbigliamento, per il quale ha ridotto la spesa il 51 per cento, o le vacanze (50 per cento) o, ancora, i beni tecnologici (34 per cento).
PER QUALI DI QUESTE CATEGORIE HA RIDOTTO LA SPESA, RINUNCIATO O RIMANDATO L’ACQUISTO
Abbigliamento 51 per cento
Viaggi o vacanze 50 per cento
Tempo libero 47 per cento
Beni tecnologici 34 per cento
Attività culturali 33 per cento
Arredamento 33 per cento
Auto/moto 30 per cento
Generi alimentari 16 per cento
Spese per i figli 11 per cento
Fonte: indagine Coldiretti-Swg risposte multiple