Dal grande valore della tradizionale arte della pizza legata alle originali ed identitarie produzioni tipiche del territorio patrimonio Unesco alla pasta fatta con grano 100% italiano, passando per l'esposizione delle eccellenze agroalimentari campane e dal loro confronto con il falso Made in Italy che insidia la sana alimentazione e i redditi delle imprese. Una due giorni di successi targati Coldiretti, che hanno visto protagonista il tour della giunta confederale in preparazione di EXPO 2015 con la tappa della Campania.
Il presidente nazionale Roberto Moncalvo e il presidente regionale Gennaro Masiello – anche in veste di vicepresidente nazionale – hanno lanciato un messaggio forte: l'agricoltura con le sue molteplici valenze, sociali, ambientali, alimentari, turistiche, culturali ed economiche è il vero cardine e baluardo di riferimento per sicuri e virtuosi processi di sviluppo sostenibile del Sud, contro le sconvolgenti ricadute delle distorsioni e delle speculazioni del mercato globale. Forte è l’impegno - hanno ribadito Moncalvo e Masiello-, anche attraverso Expo 2015, per affermarla come modello di sviluppo e per combattere la contraffazione alimentare nella prospettiva di meglio garantire futuro a tanti giovani con una risposta importante sull’occupazione che la nostra economia agricola sana può dare. Dalla forza viva del primo settore nessuna richiesta di assistenzialismo, ma un appello a difendere e facilitare il lavoro di chi produce cibo salutare e gustoso di qualità.
La valorizzazione e la tutela delle eccellenze campane significa garanzia di reddito per gli agricoltori, ma anche difesa della salute dei consumatori, salvaguardia dell'ambiente e occupazione.
La Campania porta fortuna. Dopo l'appello finale partito da Napoli giovedì mattina, la commissione intergovernativa dell'Unesco ha decretato in serata a Roma l'ammissione dell'Arte della Pizza Napoletana alla candidatura quale patrimonio culturale immateriale dell'Umanità. La missiva è stata spedita insieme al fruttuoso lancio della pizza Doc simbolo di Expo 2015 dall'Antica Pizzeria Brandi – dove nel 1889 fu inventata la “margherita” – dal presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo insieme al presidente di UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio e all'Associazione dei Pizzaiuoli Napoletani.
Nel secondo giorno del tour la giunta confederale ha vissuto tre momenti significativi. Prima la visita agli stand allestiti presso lo stabilimento Vigne Sannite di Castelvenere (Benevento), dove con Coldiretti Campania hanno preso parte le aziende di Campagna Amica rappresentative del progetto portato avanti sul territorio per una “filiera agricola tutta italiana” con il meglio delle eccellenze agroalimentari di una terra che guarda al mondo a testa alta senza temere confronti. A seguire un meeting con una folta rappresentanza dei soci, che hanno ascoltato dai presidenti Moncalvo e Masiello il rinnovato impegno di Coldiretti nella strenua difesa del mondo agricolo, ma in un'ottica più ampia che fa della bandiera gialla un punto di riferimento sociale in Campania e in Italia.
Con la visita al pastificio Voiello-Barilla di Marcianise (Caserta), l’ultima tappa del tour ha consentito alla giunta confederale di Coldiretti di poter verificare dal vivo il grande risultato qualitativo ottenuto con la filiera corta del Progetto intergrato di filiera (PIF) del grano Aureo. Grazie a questa varietà selezionata e prodotta nel Sud Italia, il pastificio, in sostituzione del grano del deserto dell’Arizona, produce, con notevole riduzione di anidride carbonica (CO2) e consumo di acqua, pasta di alta qualità da grano 100% italiano . Un risultato raggiunto da Coldiretti nel solco del progetto per una “Filiera agricola tutta italiana”, volto a coniugare la garanzia al reddito delle imprese agricole con la tutela dell'ambiente e della salute dei consumatori.