Complessivamente, le produzioni riscaldate in serra di fiori, piante e ortaggi valgono oltre l’8% del totale della produzione agricola nazionale ed alimentano un fortissimo indotto, tra sviluppo di fattori di produzione, macchine, strutture, distribuzione, logistica, pubblicità, progettazione, assistenza tecnica ed altro ancora. Un settore che è stato messo in grossa difficoltà negli ultimi mesi (a partire dal novembre 2009), da quando cioè una interpretazione discutibile del contenzioso con l’Unione Europea sulle agevolazioni per il gasolio da riscaldamento ha portato alla sospensione dell’agevolazione ad accisa zero per le serre. Questa decisione ha determinato un aumento del costo del riscaldamento del 22% per le imprese (equivalente all’importo dell’accisa pagata per il gasolio per le attività agricole). In sostanza si tratta di un incremento dei costi di riscaldamento di 0,093€/litro: non uno scherzo per imprese che arrivano ad utilizzare milioni di litri di gasolio ogni anno. Da novembre dello scorso anno ci sono state innumerevoli occasioni per risolvere il problema e diversi sono stati i provvedimenti presentati. Ma ad oggi, dopo cinque mesi e nonostante il consenso bipartisan, non si è ancora arrivati a una soluzione. L’ultimo passaggio negativo si è avuto con l’emanazione del decreto incentivi, che doveva contenere anche l’agevolazione per il gasolio destinato al riscaldamento delle serre; agevolazione che, invece, è rimasta esclusa. E’ attraverso gli emendamenti, in sede di conversione del decreto, che ora la politica cercherà di trovare la soluzione a questo grave problema che vale circa 50 milioni di euro. Una somma che pesa come un macigno sui bilanci delle aziende, con il rischio di chiusure e il relativo corredo di licenziamenti e ricadute negative sull’indotto. La soluzione richiesta da Coldiretti passa attraverso il ripristino dell’agevolazione soppressa, nella misura massima compatibile con la normativa Ue (21€/1000 litri è l’accisa minima applicabile senza incorrere in infrazione comunitaria, a fronte di un impegno ambientale che si può declinare in una maggiore efficienza e in una riduzione dei consumi), con una norma che copra un arco temporale adeguato (10 anni) per consentire alle imprese di impostare la propria attività.
12 Aprile 2010
Gasolio da serra e agevolazioni