Il ricambio generazionale in agricoltura favorito dallo snellimento burocratico e da migliori condizioni di accesso al credito e al mercato, lo stato dell’arte del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, il corso di formazione dell’Osservatorio per l’imprenditorialità giovanile in agricoltura e, naturalmente, le ultime novità legate al progetto per la filiera breve di Coldiretti: sono stati questi gli argomenti principali che hanno scandito l’Assemblea provinciale Giovani Impresa Napoli coordinata dal delegato Carmine Farina con la partecipazione del delegato regionale Giuseppe Pecoraro, degli altri delegati provinciali della Campania e del direttore della Coldiretti campana, Prisco Lucio Sorbo e del responsabile di CreditAgri Campania Massimo Malamisura.
Una riunione che ha dato il via ad un programma di attività del movimento volto ad offrire sul territorio l’opportunità ai giovani imprenditori di approfondire le diverse e principali tematiche di attualità agricola ma anche per promuovere l’imprenditorialità tra i giovani e accompagnarli attraverso una formazione consapevole nel futuro dell’impresa agricola che si rinnova e si riposiziona sul territorio con forte spirito d’innovazione.
La riunione è stata caratterizzata dalla presentazione da parte del responsabile Massimo Malamisura del pacchetto agevolato di 150 milioni di euro disponibili per i giovani che decidono di scommettere sull’agricoltura promosso da CrediAgri Italia, la cooperativa di garanzia fidi e assistenza e consulenza tecnico-finanziaria in agricoltura che si occupa in modo specialistico, con una rete di risorse professionali dedicate e altamente qualificate, di Credito Agrario e Finanza d’impresa a vantaggio delle imprese agricole. E’ seguito, inoltre, un vivace dibattito che ha visto al centro dell’attenzione, insieme alla richiesta di migliori condizioni per fare agricoltura, proprio il progetto Coldiretti per una Filiera Agricola tutta Italiana, l’attività di Campagna Amica e la rete dei punti di vendita diretta senza dimenticare le perplessità legate alla nuova Politica Agricola Comunitaria. I giovani sono e vogliono essere i protagonisti dell’agricoltura del futuro. Hanno la voglia di crescere, innovare ed essere testimoni e protagonisti di un impegno nell’impresa e nella società. Sono attenti all’innovazione e agli strumenti per aumentare la competitività sui mercati nazionali ed internazionali, intendono contribuire alla costruzione di un forte “Sistema Campania” basato sulle risorse del territorio, sui servizi innovativi e sulla forte distintività delle eccellenze e delle produzioni tipiche di qualità del sistema agricolo campano. Sollecitano condizioni ottimali per favorire il ricambio generazionale con una forte spinta allo snellimento burocratico e della filiera insieme ad un più facile accesso al credito. Per questo gli imprenditori under 30 associati a Coldiretti, riuniti a Napoli, hanno dimostrato forte e decisa convinzione che il progetto economico per una “filiera agricola tutta italiana” lanciato dall’organizzazione agricola è l’unico strumento per vincere la crisi e per consentire al settore di recuperare competitività e potere negoziale all’interno della filiera agroalimentare. “I giovani sono l’anima e lo spirito vitale della Coldiretti”, ha detto il delegato provinciale di Napoli Carmine Farina. “Il loro entusiasmo, la loro capacità innovativa, la loro voglia di cambiamento sono il perno attorno a cui ruota la costruzione di una filiera agricola tutta italiana”, ha aggiunto. “Dobbiamo dare gambe ad un progetto che lega i prodotti ai territori e questo può avvenire mettendoci noi la firma e la faccia!!”, ha detto il delegato regionale Giuseppe Pecoraro “Questa iniziativa è il chiaro segnale che c’è voglia di scommettere su un’agricoltura sempre più protagonista dello sviluppo dei territori”, ha commentato il direttore di Coldiretti Campania, Prisco Lucio Sorbo.
L’agricoltura sta vivendo un periodo non facile ma oggi, grazie al progetto di Coldiretti, possiamo contare su qualcosa di concreto, i risultati stanno arrivando e per tutte le imprese è possibile individuare la giusta soluzione. E’ importante non rimanere immobili, deleterio è aspettare senza far nulla. La vittoria sull’etichetta d’origine è stato un enorme passo avanti conquistato grazie alla tenacia di Coldiretti e, perché no, di tanti giovani imprenditori che puntano alla tutela del Made in Italy e ad un vincente rapporto con il consumatore.
Essere determinati e portare avanti le nostre convinzioni: sono queste le carte vincenti, la chiave di volta per continuare a far sì che l’impresa agricola continui ad essere forza sociale. Bisogna convincersi che il bene vero è la terra ed essere orgogliosi e soddisfatti di quel che si fa, ed è da questo che dipenderà anche reddito dei giovani agricoltori. A patto che si tengano ben presenti i concetti di diversificazione, multifunzionalità e mercato. In Italia ci sono quasi centomila giovani che hanno scelto di porsi alla guida di aziende agricole e che rappresentano la componente più dinamica dell'agricoltura italiana – è stato rilevato nel corso dei lavori. E' per questo che Coldiretti ha promosso un progetto con Creditagri per garantire un migliore accesso al credito per finanziare le idee e, più in generale, abbiamo costruito opportunità che non sono solo per i giovani ma per l'intero Paese.
In Campania sono 10mila i giovani impegnati in agricoltura e la regione è la più “giovane d’Europa” e da questo primato è possibile ridisegnare il processo di rinascita del nostro territorio. E’ possibile promuovere l’imprenditoria giovanile in agricoltura intendendola come una possibilità di sbocco occupazionale per i giovani, promuovendo nel contempo le esternalità positive generate dal comparto agricolo.
9 Settembre 2011
GIOVANI IMPRESA