Anche se i prezzi dei vegetali freschi e della frutta al consumo a febbraio si sono infiammati facendo segnare un aumento del 10,8 e dell’1,2 per cento rispetto allo scorso anno, i cittadini consumatori napoletani potranno acquistare nel segno della filiera corta dal campo alla tavola a prezzi contenuti ortaggi e verdure tipiche,di qualità e genuine appena raccolte insieme a frutta di stagione, vini, miele, olio, formaggi, salumi, conserve, sott’olii e confetture del territorio. La irripetibile occasione per riscoprire e fare scorta di piacevoli e sane emozioni con i prodotti agroalimentari tipici campani con l’acquisto diretto dagli agricoltori è offerto dagli appuntamenti con i mercati di Campagna Amica in programma a Napoli, dalle 9 alle 13, sabato 14 marzo in piazza Mercadante ( Corso Vittorio Emanuele) e domenica 15 marzo in viale dei Campi Flegrei a Bagnoli. In provincia, gli stand gialli con il loro carico di produzioni agroalimentari ricche di sapore e pregi nutrizionali per una sana alimentazione domenica saranno presenti anche a Torre del Greco nel parcheggio Corallo al Corso Vittorio Emanuele (di fronte alla Villa Comunale) e a Portici in Viale Leonardo da Vinci. Secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti, tornano ad aumentare i prezzi degli alimentari che, complessivamente, fanno segnare una crescita dello 0,6 per cento in termini congiunturali, in base ai dati Istat sull’inflazione a febbraio. Rialzi congiunturali - sottolinea la Coldiretti - si rilevano, inoltre, per i prezzi dell’olio di oliva in aumento dell’1,4 per cento sotto la pressione del forte contenimento della produzione nazionale che è su livelli da minimo storico. L’andamento dei prezzi - sottolinea la Coldiretti - è soprattutto il risultato di una situazione congiunturale dovuta al maltempo e non deve quindi ingannare sul reale andamento dei consumi che rimangono ancora fortemente stagnanti nell’alimentare. Nonostante il rimbalzo al consumo - conclude la Coldiretti - i prezzi pagati agli agricoltori alla produzione rimangono comunque bassi con un calo generale dell’1,2 per cento a gennaio 2015 rispetto all’anno precedente, mentre secondo quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base della relazione dell’Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) nella valutazione dei residui chimici nell’ortofrutta si registrano profonde differenze con le irregolarità che per i prodotti di origine comunitaria sono appena l’1,4 per cento del totale mentre per quelli extracomunitari salgono al 5,7 per cento, ben 4 volte maggiori.
13 Marzo 2015
INFLAZIONE: COLDIRETTI, BALZO PREZZI VERDURE DEL + 10,8% E DELLA FRUTTA DEL +1,2%