Sempre più numerosi studi scientifici accreditano le produzioni agroalimentari tipiche che sono alla base del regime alimentare mediterraneo a serbatoi unici ed insostituibili di elementi di grande aiuto nella prevenzione e nella lotta ai tumori.
A stimolo ad avvalersi di questo prezioso contributo l’ospedale per la cura dei tumori Pascale ospiterà nei suoi viali il mercato degli agricoltori di Campagna Amica.
L’obiettivo è quello di evidenziare i pregi delle produzioni tipiche a qualità certificata e sottolineare e ribadire il loro fondamentale contributo per una sana alimentazione e per la prevenzione dei tumori.
Un contributo ad un più facile accesso ai prodotti con la filiera breve dal campo alla tavola e al consumo consapevole con la conoscenza dei principi della sana alimentazione.
Asparagi, fragole, piselli, fave, cime di rapa, lattughe e altre primizie di stagione insieme a olio, vino, formaggi, salumi, miele, polline, conserve e sott’oli, prodotti genuini, legati al territorio, di provenienza regionale, di alta qualità ma venduti direttamente dagli agricoltori a prezzo più basso grazie alla filiera corta. E’ quanto sarà possibile trovare al Mercato di Campagna Amica, in cui i coltivatori si riuniscono e vendono direttamente ai consumatori i propri prodotti testimoniando con informazioni sui loro pregi nutrizionali e di gusto il loro prezioso contributo contro quella che si sta affermando come la prima causa di mortalita' e a ricordare, a distinguo e chiarimento di ogni fuorviante generalizzazione su quanto detto sugli alimenti in questi giorni, l’imprescindibile ruolo che giocano gli ingredienti base della dieta mediterranea nel contrastare l’insorgenza delle malattie tumorali.
Presso gli stand di Campagna Amica sarà possibile trovare prodotti sicuri. La prima certezza per il consumatore è quella della qualità sugli alimenti ad alto valore nutrizionale della dieta mediterranea: i produttori che fanno capo a Campagna Amica di Coldiretti hanno scelto di rispettare un regolamento disciplinare volontario che prevede poche ma ferree regole: controlli aziendali in campo ogni 4/6 mesi per valutare i prodotti venduti e la loro qualità; la provenienza delle produzioni solo del territorio regionale; solo ed esclusivamente prodotti agricoli freschi e trasformati e solo presenza di agricoltori, prezzi di vendita praticati con il 30% in meno di quelli rilevati dal sistema ministeriale “SMS consumatori”.