Trentadue pullman per ospitare i coltivatori provenienti dalle campagne di tutte le province della Campania a Roma giovedì 7 luglio al Palalottomatica di Roma Eur, per l’Assemblea Nazionale della Coldiretti che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall’agricoltura tradizionale alla trasformazione e alla vendita dei prodotti agroalimentari. Una forza sociale che può contare sulla maggioranza assoluta delle imprese che operano nell’agricoltura del nostro Paese che la rendono la più grande Organizzazione agricola italiana ed europea.
Oltre 1600 i coltivatori campani tra i quindicimila coltivatori italiani presenti in rappresentanza di 1,6 milioni di associati che hanno ascoltato la relazione del presidente Sergio Marini all’assise “Coldiretti ...quella straordinaria Italia del buonsenso” dove si è discusso delle strategie per valorizzare l’agricoltura e il modello agroalimentare italiano nel mondo che ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella salubrità. Particolarmente qualificato il parterre con i maggiori esponenti del mondo accademico, rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere e gli interventi del cardinale Angelo Bagnasco presidente della Conferenza Episcopale Italiana, di Gianni Alemanno sindaco di Roma Capitale, del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, del Ministro della Salute Ferruccio Fazio, del Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano e di Enrico Letta vicesegretario del PD
La giornata è iniziata con l’apertura del salone “I valori della nuova manualità” con le esperienze imprenditoriali del ritorno all’economia reale che è in grado di offrire soddisfazioni, lavoro e reddito. Sono stati presentati i prodotti del tutto innovativi della nuova agricoltura che vanno dalle forniture agli spettacoli di burlesque all’agriwellness fino al butterfly wedding a dieci anni dall’approvazione della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta dalla Coldiretti che ha allargato i confini dell’attività agricola e ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. Gli imprenditori agricoli oggi si possono occupare di attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla loro vendita in azienda o nei mercati degli agricoltori (è nata la prima rete di vendita diretta gestita dagli agricoltori), ma anche della fornitura di servizi a privati e alla pubblica amministrazione. Dall’Assemblea Coldiretti è stato anche annunciato l’ingresso per la prima volta degli agricoltori nella distribuzione commerciale organizzata in una forma alternativa a negozi di prossimità e alla grande distribuzione, che si va aggiungere alla rete di mercati degli agricoltori e dei punti vendita aziendali di Campagna Amica già attiva sul territorio. Si tratta della punta piu’ avanzata di un processo di crescita delle imprese agricole che ha fatto nascere un modello agroalimentare che è una leva competitiva per il Made in Italy in Italia e nel mondo e può offrire un contributo all’economia, all’occupazione e alla sicurezza alimentare dei cittadini come dimostrano due studi sul lavoro in agricoltura e sulle esportazioni agroalimentari nel 2011 che sono stati presentati nel corso dell’Assemblea.
Il discorso del Presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini si è soffermato su temi contingenti e strutturali, dalla recente manovra varata dal Consiglio dei Ministri al ricambio generazionale nell’agricoltura e nel Paese, fino all’importanza del ruolo della politica nell’interpretare i bisogni dei cittadini senza farsi condizionare dall’economia e dalla finanza che ha spinto verso un modello di sviluppo che ha favorito le speculazione e nuove povertà. Ma è soprattutto sulla necessità di fare emergere quell’Italia del buonsenso di cui è ricco il Paese che si è concentrato l’intervento del presidente della Coldiretti.