24 Luglio 2010
MANOVRA FINANZIARIA

 Dopo le riuscite  manifestazioni  di Montecitorio e di Milano che hanno consentito di far sentire la voce degli allevatori che hanno rispettato la legge rispetto all’emendamento che proroga il pagamento delle multe per le quote latte, la mobilitazione Coldiretti,  con una massiccia rappresentanza di associati campani ha fatto tappa a Bari dove i coltivatori e gli allevatori di tutte le regioni del Mezzogiorno, quasi diecimila partecipanti, in Piazza Diaz hanno protestato contro la manovra economica del governo per  denunciare che nessuna delle richieste avanzate ha trovato risposta nella manovra economica varata dal governo ed all'esame del parlamento.
 “Questo costo del lavoro uccide le imprese agricole del Sud”, “Il nostro Sud con questa manovra perde 50mila posti di lavoro”, “Onestina la Bruna Alpina con la perdita della pazienza ormai vicina”. Sono solo alcuni degli slogan che hanno scandito la lunga mattinata degli imprenditori agricoli della Coldiretti provenienti dalla Campania insieme a quelli della Puglia, Basilicata, Calabria,  Molise, Sicilia e Sardegna, guidati dal Presidente Nazionale della più grande organizzazione agricola italiana, Sergio Marini.
La Coldiretti del Sud si è schierata in prima linea contro la manovra finanziaria 2010 che prevede la sospensione delle multe sulle quote latte e nulla prevede per la fiscalizzazione degli oneri sociali, la proroga del gasolio agevolato per le serre e il fondo bieticolo-saccarifero.
“Per le quote latte  Coldiretti ha scelto la strada della legalità e della trasparenza e sta perseguendo l’obiettivo con forza e determinazione. Ma lo Stato deve rispettare gli stessi principi. Pertanto, se proprio gli accertamenti in corso sono tanto necessari da determinare nella manovra la sospensione delle rate delle multe, noi aspettiamo che i ragionieri dello Stato rifacciano i loro conti, ma intanto restituiscano i soldi a tutti gli allevatori che hanno versato multe non dovute e acquistato quote non necessarie calcolate su dati che lo stesso Stato, oggi, con tanto di legge, non ritiene ancora certi – ha sostenuto il presidente Marini.”
“La questione quote latte ha monopolizzato il dibattito parlamentare e rischia di fare passare sotto silenzio i veri problemi degli allevamenti da latte che sono il prezzo, le contraffazioni e le importazioni anonime, ma anche le altre situazioni di difficoltà del settore agricolo che – hanno sostenuto il presidente, Gennarino Masiello e il direttore Prisco Sorbo della Coldiretti Campana - ci auguravamo la manovra potesse risolvere.” “Stabilizzare le aliquote ridotte per i contributi previdenziali versati dagli imprenditori agricoli nelle zone montane e svantaggiate, scongiurare l’insostenibile aumento delle accise del gasolio e garantire risorse al fondo bieticolo saccarifero sono vere e proprie emergenze  - hanno rilevato Masiello e Sorbo - che devono essere affrontate per evitare che il settore agricolo sia l’unico nel quale si verifica un aumento delle tasse.”
Sono a rischio cinquantamila posti di lavoro nelle campagne del Mezzogiorno, delle aree svantaggiate e montane per effetto del raddoppio del costo contributivo per i datori di lavoro nel settore agricolo, causato dalla manovra finanziaria in approvazione alla Camera ha denunciato  Coldiretti.
A far data dal 1 agosto 2010 per le zone agricole montane e per zone agricole svantaggiate scatterà – ha sottolineato  Coldiretti - un aumento insostenibile dei contributi a carico del datore di lavoro, con inevitabili ricadute sui livelli occupazionali che nel 2009, nonostante la crisi, in queste aree hanno fatto segnare un importante aumento nel numero delle giornate denunciate per gli operai a tempo indeterminato (+ 963.356 giornate).
Con la manovra svaniscono le speranze di evitare – ha evidenziato inoltre Coldiretti - l’aumento del 22 per cento del costo del gasolio destinato alle produzioni riscaldate di fiori, piante e ortaggi che valgono un fortissimo indotto tra sviluppo di fattori di produzione macchine, strutture, distribuzione, logistica, pubblicità, progettazione assistenza tecnica ed altro ancora.  Una situazione che rischia di azzerare la consistente produzione e valore economico della produzione in serra di fiori e piante ornamentali e di ortaggi, per effetto dell’insostenibile aumento dei costi in un settore con forte pressing competitivo.

IL MAGGIOR COSTO DEL LAVORO CONTRIBUTIVO GIORNALIERO IN EURO

         
 
retribuzione giornaliera
EURO
 
Zone
 
Normale
 
montana
 
svantaggiata
 
totale dal 1 agosto
 
differenza periodo precedente
 
totale dal 1 agosto
 
differenza periodo precedente
 
totale dal 1 agosto
 
differenza periodo precedente
 
50,00
 
21,30
 
0,00
 
9,48
 
+0,84
 
14,55
 
+4,73
 
60,00
 
25,56
 
0,00
 
11,38
 
+1,01
 
17,46
 
+5,67
 
70,00
 
29,82
 
0,00
 
13,28
 
+1,18
 
20,37
 
+6,62
 
                     

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

IMPRESA VERDE CAMPANIA – ENTE DI FORMAZIONE

LA FORMAZIONE

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  • IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL è Ente di Formazione impegnato nel sostegno e nella promozione di una visione ampia ed elevata della Formazione Professionale, che tiene conto del cambiamento e delle trasformazioni della società e della comunità locale nella quale opera, programmando i propri corsi, in considerazione delle tendenze del mercato del lavoro territoriale e delle figure professionali più richieste.
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Tra le attività formative organizzate da IMPRESA VERDE CAMPANIA SRL, vi sono:
  • Formazione professionale di I e II livello
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  • Accesso ai finanziamenti regionali, nazionali e comunitari per le imprese ed enti locali
  • Studi e ricerche sulle problematiche occupazionali e formative
  • Realizzazione di attività di ricerca e consulenza
  • Supporto alla selezione del personale e delle risorse umane
  • Formazione specialistica dei tecnici e degli operatori del settore agricolo, alimentare e forestale, degli Enti territoriali e delle PMI operanti nelle zone rurali.
Orari di apertura della sede al pubblico  Via Mario Vetrone Snc  82100 - Benevento Lunedì – Giovedì 8.30 – 13.30 /15.00 – 18.00 Venerdì 8.30 – 13.30/15.00 – 17.00