Dopo le riuscite manifestazioni di Montecitorio e di Milano che hanno consentito di far sentire la voce degli allevatori che hanno rispettato la legge rispetto all’emendamento che proroga il pagamento delle multe per le quote latte, Coldiretti Campania, nell’ambito della mobilitazione avviata da Coldiretti su tutto il territorio Nazionale, ha programmato una nuova massiccia partecipazione all’appuntamento fissato per domani venerdi 23 luglio prossimo a Bari per denunciare che nessuna delle richieste avanzate ha trovato risposta nella manovra economica varata dal governo ed all'esame del parlamento.
Dalle quote latte, alla previdenza, dalle agevolazioni per il gasolio ai certificati verdi.
Lo stato di mobilitazione si è reso necessario per sollecitare l’adozione nella manovra finanziaria del Governo di adeguate misure per queste problematiche.
La questione quote ha monopolizzato il dibattito parlamentare e rischia di fare passare sotto silenzio i veri problemi degli allevamenti da latte che sono il prezzo, le contraffazioni e le importazioni anonime, ma anche le altre situazioni di difficoltà del settore agricolo che – sostengono il presidente, Gennarino Masiello e il direttore Prisco Sorbo della Coldiretti Campana - ci auguravamo la manovra potesse risolvere. Stabilizzare le aliquote ridotte per i contributi previdenziali versati dagli imprenditori agricoli nelle zone montane e svantaggiate, scongiurare l’insostenibile aumento delle accise del gasolio e garantire risorse al fondo bieticolo saccarifero sono vere e proprie emergenze - rilevano Masiello e Sorbo - che devono essere affrontate per evitare che il settore agricolo sia l’unico nel quale si verifica un aumento delle tasse.
Per le quote latte Coldiretti ha scelto la strada della legalità e della trasparenza e sta perseguendo l’obiettivo con forza e determinazione. Ma lo Stato deve rispettare gli stessi principi. Pertanto, se proprio gli accertamenti in corso sono tanto necessari da determinare nella manovra la sospensione delle rate delle multe, noi aspettiamo che i ragionieri dello Stato rifacciano i loro conti, ma intanto restituiscano i soldi a tutti gli allevatori che hanno versato multe non dovute e acquistato quote non necessarie calcolate su dati che lo stesso Stato, oggi, con tanto di legge, non ritiene ancora certi.
La scadenza al 31 luglio della proroga della fiscalizzazione degli oneri sociali per le imprese che operano nelle zone svantaggiante e di montagna e che assumono manodopera, l’assenza di queste agevolazioni graverà il bilancio delle imprese agricole, già messe a dura prova dall’attuale stato di crisi di ulteriori 210 milioni di euro annui di costi con gravi rischi per l'occupazione ed il presidio e la tutela del territorio.