LOFFREDA: "ATTENTI A PARLARE DI CALI, SI RISCHIA DI INFLUENZARE IL RINNOVO DEI CONTRATTI PER IL LATTE"
In otto anni produzione di mozzarella dop + 60% da 35 a 56 milioni di kg
“Se raccontiamo che la locomotiva agroalimentare della Campania sta frenando, rischiamo di condizionare il rinnovo dei rapporti contrattuali per l’acquisto del latte di bufala”. Commenta così Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania, le dichiarazioni di Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che ha lanciato l’allarme di un trend negativo a settembre e ottobre, con previsioni fosche sia per l’export che per il mercato 2023.
“Se guardiamo ai dati, che sono pubblici – spiega il direttore Loffreda – possiamo constatare che il 2022 si chiuderà come un anno di ulteriore crescita per il comparto bufalino. Il trend di crescita della mozzarella di bufala campana dop ha il segno positivo da almeno otto anni, senza interruzione. Nel 2013 sono stati prodotti 35 milioni di chili di mozzarella dop. Nel 2021 sono 56 milioni. In otto anni quindi la produzione ha avuto un incremento del 60%. A questi va aggiunta la produzione non dop, ma la tendenza è la medesima. Non capisco che senso ha dare un messaggio negativo sulle vendite a fine anno e una previsione negativa sul 2023. Siamo ormai ai rinnovi contrattuali tra allevatori e caseifici. Far passare l’idea che si prevede un crollo nel nuovo anno, potrebbe influenzare al ribasso il prezzo del latte alla stalla. Non mi pare che ci troviamo in queste condizioni.”
Nel periodo compreso tra gennaio e ottobre 2021 – sostiene Coldiretti Campania – sono stati ritirati quasi 254 milioni di chili di latte di bufala dop. Nello stesso periodo del 2022 sono stati ritirati dalle stalle quasi 258 milioni di chili. Nei primi dieci mesi del 2021 sono stati prodotti quasi 47 milioni di chili di mozzarella di bufala campana dop. Nello stesso periodo del 2022 sono stati quasi 49 milioni.
Altro dato che deve far riflettere è il numero delle bufale in lattazione, che registrano un aumento confrontando giugno 2022 con giugno 2021 sulla banca dati nazionale zootecnica, attestandosi su circa 160 mila capi. Quindi crescono sia le bufale che il latte. Un dato che fa prevedere che il 2022 si chiuderà con un’ulteriore crescita. Se analizziamo nello specifico i dati di produzione di settembre e ottobre 2022, che segnano un calo sul 2021, dobbiamo evidenziare che mentre il dato di settembre è più alto rispetto al calo dell’anno precedente, il dato di ottobre 2022 è più alto di quasi il 7% sul 2020.
“Questo significa – conclude il direttore Loffreda – che l’annuncio di pesanti aumenti sulla bolletta energetica, avvenuto tra agosto e settembre, ha generato una contrazione generale dei consumi, che per la mozzarella di bufala dop è del 3/4%. Ma su altri comparti, dati Ismea, si registrano cali peggiori come ad esempio -31% per il pesce fresco, -10% dell’ortofrutta”.