Ricco di iniziative il calendario di attività che Coldiretti con il suo progetto Campagna Amica, volto alla valorizzazione dei molti interessi che legano gli agricoltori e i cittadini con la esaltazione dell’identità profonda e di pregio dei nostri territori e del nostro stile di vita, ha promosso in collaborazione con la terza municipalità e l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli per il week-end degli innamorati. Insieme alla tradizionale vendita diretta dei prodotti agroalimentari tipici locali da parte dei produttori, degustazioni di dolci con “chiacchiere” e “sanguinaccio” dalle 9 alle 14, di sabato 13 febbraio 2010 in Via Nicolardi ai Colli Aminei e distribuzione di rose, sorteggio di soggiorni in agriturismo, salotto del benessere con informazioni sui pregi salutari dei frutti dell’inverno con particolare riferimento alle arance, domenica mattina 14 febbraio in Villa Comunale a Napoli. Al centro degli appuntamenti tutti elementi che concorrono in maniera significativa a stimolare e rendere più saldo il legame d’amore, fra chi si ama e più in generale per il territorio e una migliore qualità della vita. Dagli omaggi floreali alla sana alimentazione a prezzi accessibili alla valorizzazione delle risorse territoriali per un ambiente più pulito, vivibile ed accogliente come pegno e testimonianza del valore assoluto dell’amore. Con maggiori garanzie di genuinità, convenienza, trasparenza e di più razionali passaggi dal campo alla tavola, presso gli stand allestiti a cura della Fondazione Campagna Amica, i cittadini consumatori, potranno cogliere, in particolare, l’opportunità di un appuntamento salutare e conveniente, con l’acquisto diretto dai produttori delle produzioni ortofrutticole provinciali di stagione di origine e qualità certa, con il loro contribuito di varietà e freschezza, insieme al miele, alle conserve di ortaggi e frutta di vario genere, agli olii extravergini d’oliva, ai vini, ai formaggi, ai dolci tipici del Carnevale. Secondo l'analisi della Coldiretti l'aumento dei prezzi per i prodotti alimentari è stato dell’1,8 per cento nel 2009, un punto percentuale superiore alla media generale dell'inflazione, nonostante il forte calo dell’11 per cento nei prezzi delle materie prime agricole, che sta provocando la chiusura delle aziende. Pochi centesimi pagati agli agricoltori diventano euro al consumo con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola durante il quale - sostiene la Coldiretti - i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte. La top ten dei ricarichi dal campo alla tavola vede il pane in testa con aumenti percentuali del 1745,4% seguito dalle carote con il 1050,0%, dalla pasta con il 490,3%, dall’uva da tavola con il 421,7%, dai limoni con il 374,4%, dalle clementine con il 372,1%, dai finocchi con il 368,8%, dai mandarini con il 350%, fino al 625% con valori per gli agricoltori che non riescono a coprire i costi di produzione e mettono a rischio il futuro dell’agricoltura e del territorio italiano. In particolare per le arance le rilevazioni della Coldiretti sui dati sms consumatori, rilevano che le varietà tarocco sono pagate meno di 20 centesimi al chilo, ma vengono pagate dai consumatori in media 1,45 euro al chilo. Una situazione che - precisa la Coldiretti - mette a rischio il futuro di un agrume prezioso per le sue proprietà con un consumo annuale di circa 10 chili a testa, ben al di sotto del limite consigliato per garantire buona salute e una difesa nei confronti dei malanno dovuti al maltempo invernale. Con una produzione che quest'anno è stimata pari a 2,2 milioni di tonnellate, il compenso riconosciuto agli agricoltori è insostenibile - sottolinea la Coldiretti - a causa delle distorsioni e delle speculazioni lungo la filiera che hanno portato alla scomparsa in Italia di oltre il 42 per cento di terreno coltivato ad agrumi negli ultimi dieci anni con la chiusura delle imprese agricole, la perdita di opportunità lavoro e di sviluppo del territorio. La produzione nazionale delle arance, che sono al secondo posto dopo le mele nei consumi degli italiani, è costituita - precisa la Coldiretti - per circa il 50 per cento da arance bionde e per il restante 50 per cento da quelle rosse di varietà tarocco, moro e sanguinello. L'arancia è ricca di sostanze preziose per la salute come fruttosio, sali minerali (potassio, magnesio, calcio, sodio e fosforo), vitamina B, provitamina A e vitamina C. Ha proprietà antiossidanti contro gli effetti dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento dei tessuti e della loro degenerazione cellulare. Secondo gli ultimi studi, la vitamina C ha un ruolo importante nella prevenzione o terapia per varie malattie, tra cui alcuni tipi di tumore, l’arteriosclerosi, le epatiti, l’asma e la tubercolosi, oltre, come noto, per alleviare i sintomi di raffreddori e influenze, rafforzando le naturali difese dell’organismo. Il fabbisogno quotidiano di vitamina C è di 60 milligrammi, ovvero il contenuto medio di un’arancia da 120 grammi.nr
12 Febbraio 2010
San Valentino