La promozione del consumo della frutta e dei principi della dieta mediterranea costituiscono un significativo e decisivo contributo alla lotta al sovrappeso e all’obesità e aiutano nella prevenzione di numerose malattie. E’ quanto ha affermato il presidente di Agrimercato Pasquale Imperato intervenuto in rappresentanza della Coldiretti in occasione della manifestazione conclusiva del Progetto Quadrifoglio Educare alla salute che su iniziativa di ASL Napoli 1 Centro, della Lega tumori, dell’Associazione ANDI e dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Napoli ha visto il coinvolgimento di circa 1000 studenti di scuole elementari e medie per l’educazione a corretti stili di vita.
Il crollo del 20 per cento nei consumi familiari di frutta e verdura, avvenuto negli ultimi cinque anni, con una tendenza all'abbandono dei principi della dieta mediterranea soprattutto nelle giovani generazioni, sta mettendo a rischio – ha sostenuto Imperato - la “forma” e la salute degli italiani ed in particolare dei campani.
Lo dimostra il fatto che il 49% dei ragazzi campani in età scolare è obeso o in soprappeso e che - ha continuato Imperato - i ragazzi di questa generazione, per la prima volta nella storia, possano essere i primi ad avere una vita più breve dei propri genitori, mentre secondo un rilevamento effettuato dall’Unione Europea, le malattie collegate direttamente all’obesità sono responsabili del 7 per cento dei costi sanitari dell’UE.
Il sovrappeso e l'obesità – ha precisato il presidente Imperato - non riguardano solo il fattore estetico, ma incidono notevolmente anche sulla salute perché sono un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro.
Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine di oliva e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola, in pasti regolari, hanno consentito agli abitanti del Belpaese di conquistare fino ad ora il record della longevità con una vita media di 78,6 anni per gli uomini e di 84,1 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea.
Secondo recenti studi pubblicati sul British Medical Journal dell’università di Firenze, la dieta mediterranea – ha continuato Imperato - riduce del 13 per cento l'incidenza del Parkinson e dell'Alzheimer, del 9 per cento quella per problemi cardiovascolari e del 6 per cento quella del cancro.
Occorre pertanto – ha concluso Imperato - intervenire nelle case e nelle scuole con una maggiore attenzione ai menu, anche nelle mense dove deve essere garantita la presenza di cibi sani come i prodotti tradizionali e la frutta e verdura locale che troppo spesso mancano dalle tavole.
“Per questo Coldiretti è impegnata a lavorare a diversi progetti nel campo didattico, attraverso i progetti “Educazione alla Campagna Amica” che coinvolgono le scuole del territorio e si indirizzano ad educare i “consumatori di domani” sin dalla più giovane età scolare. Diventare consumatori consapevoli è una esigenza che le emergenze alimentari, le pericolose insidie degli alimenti geneticamente modificati e la diffusione delle cosiddette malattie del benessere rendono sempre più pressante e che sollecita interventi adeguati per il suo necessario soddisfacimento.
Un contributo fornito tra l’altro con gli incontri in fattoria” promossi dall’Associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio, Terranostra e il Movimento Giovanile.
L’attività, vede impegnati il mondo della scuola e quello delle imprese agricole a stabilire un’alleanza non episodica che contribuisca a qualificare i consumi alimentari fin dall’infanzia.
10 Maggio 2011
SANA ALIMENTAZIONE: