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Hanno coltivato la terra della loro scuola zappando, innaffiando e raccogliendo i primi frutti, gli odori e gli ortaggi. Un vero orto creato da 200 bambini della Scuola Cimarosa di Posillipo arricchito da 3 alberi di ulivo e 2 limoni donati dalla Coldiretti. L’iniziativa è stata presentata con successo stamattina. Il patrimonio di valori, produzioni ed esperienze legati all’attività agricola e all’ambiente rurale costituiscono una grande opportunità per stimolare con più sani ed equilibrati stili di vita una giusta coscienza alimentare ed ambientale.
Il significativo contributo che è possibile mettere in campo in tal senso è stato al centro dell’evento programmato dall’istituto scolastico D. Cimarosa di Napoli in attuazione del progetto di educazione alimentare "Orto in condotta".
Nell’ambito delle attività didattiche avviate dall’Istituto, con la collaborazione di Coldiretti Napoli l’appuntamento si è caratterizzato con la presentazione dell’orto didattico preparato per consentire ai bambini di vedere la natura come un libro aperto da cui imparare, con un esempio di piantumazione di alberi di olivo e di agrumi per far scoprire l’importanza del verde e il significato del suo valore e con dei laboratori didattici che hanno illustrato i processi di produzione del miele e del formaggio per informare sulla sana alimentazione.
Per l’occasione dal semplice gesto della messa a dimora delle pianticelle i circa 200 alunni dell’istituto e le loro famiglie hanno potuto prendere esempio per stimolare la loro sensibilità per il rispetto ambientale e dalla conoscenza dei metodi produttivi di due importanti alimenti scoprire il senso della sana alimentazione. Il principio di base è quello di promuovere il benessere del bambino attraverso esperienze condivise e di mettere in gioco direttamente le aziende agricole nelle attività di educazione ambientale ed alimentare, di conoscenza delle piante e degli alimenti, riconoscendo, nella riscoperta e valorizzazione delle molteplici valenze dell’attività agricola, agli agricoltori, il ruolo di “custodi” delle ricchezze ambientali, alimentari e culturali del territorio.
